Acrilico, olio e inchiostro su tela cm 60x50
“…Infiammami e riscaldami del tu’ amore, sì che ogni
peso mi paia leggero…”
Santa Caterina da Siena (1347 - 1380)
Santa Caterina da Siena (1347 - 1380)
Santa
Caterina, una delle più grandi sante, è stata eletta patrona d’Italia nel 1939
(assieme a S. Francesco d’Assisi), dal Pontefice Pio XII e il 4 ottobre 1970
viene proclamata da Paolo VI “Dottore della Chiesa”, prima donna ad essere
insignita di questo titolo. Vittorino Andreoli, noto psichiatra, nel volume “Follia
e Santità” (2005), ha analizzato il rapporto tra santità e follia. L’isteria è
la categoria psichiatrica che più si è avvicinata ad alcuni santi straordinari,
tra cui S. Caterina da Siena, Santa per eccellenza nella nostra cultura
nazionale.
L’isteria, che potrebbe definirsi “malattia del sacro”, è la tendenza a valutare mondi distinti da quello che fisicamente ci circonda. Si è capaci di rinunciare al mondo, di distaccarsi, non con il corpo ma con l’anima. Lo dimostra l’eccezionale capacità di sopportare il dolore: l’anestesia dell’isterico. Le estasi, la levitazione, le stimmate, l’insensibilità, le visioni, l’anoressia, le percezioni sensoriali si configurano come una sorta di linguaggio proprio che sia a livello somatico, sia a livello psichico, trova le sue origini in quella patologia del legame ritenuta propria della personalità isterica. Il caso di S. Caterina permette di costruire un protocollo della santità che in termini clinici corrisponde a una “isteria sacra”.
L’isteria, che potrebbe definirsi “malattia del sacro”, è la tendenza a valutare mondi distinti da quello che fisicamente ci circonda. Si è capaci di rinunciare al mondo, di distaccarsi, non con il corpo ma con l’anima. Lo dimostra l’eccezionale capacità di sopportare il dolore: l’anestesia dell’isterico. Le estasi, la levitazione, le stimmate, l’insensibilità, le visioni, l’anoressia, le percezioni sensoriali si configurano come una sorta di linguaggio proprio che sia a livello somatico, sia a livello psichico, trova le sue origini in quella patologia del legame ritenuta propria della personalità isterica. Il caso di S. Caterina permette di costruire un protocollo della santità che in termini clinici corrisponde a una “isteria sacra”.