giovedì 18 aprile 2019

Astrolabio



Astrolabio 2019 by Renata Solimini

Acrilico olio e inchiostro su tela cm 60x60

"Se mi faccio comprare, non sono più libera, e non potrò più studiare: è così che funziona una mente libera" 

Ipazia d'Alessandria (350/370 - 415), scienziata

Filosofa e scienziata, Ipazia riuscì a ottenere un forte peso politico e culturale in un’epoca in cui le donne non avevano la possibilità di distinguersi nella scienza. Ipazia divulgò il sapere matematico, geometrico e astronomico. Inoltre, si dedicò anche alla filosofia vera e propria, relativa a pensatori come Platone, Plotino (fondatore del Neoplatonismo) e Aristotele.
Ipazia succedette al padre nell’insegnamento presso il Museo di Alessandria d’Egitto già dal 393. Ipazia, nota per la sua bellezza, non si sposò mai e all'età di 31 anni assunse la direzione della Scuola neoplatonica di Alessandria. Filostorgio, storico della Chiesa, afferma che la donna “introdusse molti alle scienze matematiche”: sua caratteristica principale fu infatti la generosità con cui tramandava pubblicamente il sapere, tanto che ella divenne un'autorità e un punto di riferimento culturale nello scenario dell'epoca. Un giorno, un gruppo di fanatici cristiani la trascinò fino a una chiesa e la fece letteralmente a pezzi. Le varie parti smembrate del suo corpo furono portate al cosiddetto Cinerone, dove si dava fuoco a tutti gli scarti, e furono bruciate perché di Ipazia non rimanesse nulla.