mercoledì 1 maggio 2019

Fisica


Fisica 2019 by Renata Solimini

Acrilico olio e inchiostro su tela cm 70x70

“…mia venerata Maestra, di cui sarò sempre ricordevole sinché avrò spirito e vita, dire potendo con verità che quel pochissimo ch'io so, lo debbo in origine ai savj insegnamenti di Lei” Lazzaro Spallanzani, allievo di Laura Bassi Veratti (1711-1778), prima donna europea a diventare docente universitaria, ottenendo la cattedra di biologia e fisica all’Università di Bologna, e la prima a intraprendere una carriera accademica e scientifica nel Vecchio Continente. 

Studiosa di fisica, biologia, matematica, logica, filosofia, latino, greco e francese. L’ottenimento della cattedra universitaria per l'insegnamento della Fisica, che allora era denominata “filosofia naturale”, fu una tappa importante nel percorso di vita di Laura Bassi in tempi in cui le donne erano ovunque escluse dagli studi e dalle professioni intellettuali.
Ella non si rassegnò e diede avvio a una serie di corsi di fisica sperimentale che tenne in casa sua, allestendo pure un laboratorio per gli esperimenti e le dimostrazioni. Nel 1732 fu cooptata come socia nell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, un consesso fino ad allora solo maschile. Nel 1745 fu la prima donna a entrare a far parte dell’Accademia Benedettina: fu la stessa Bassi a persuadere papa Benedetto XIV a creare un venticinquesimo posto in soprannumero a lei destinato, rispetto all'organico di ventiquattro membri. Con questa carica, benché nuovamente non le fosse garantita la parità di diritti goduti dagli altri accademici, conquistò il più alto riconoscimento per la sua attività scientifica.