Eye's Hell (acrylic on canvas, 70x100), 2013 |
"Per quanto attiene a Renata Solimini, il suo abbandonarsi alle grafie dettate dai propri impulsi inconsci ricorda quanto scrisse il poeta e pittore segnico Henri Michaux riguardo a quello che definiva l'espace du dedans:
“Disegnate senza nessun proposito particolare, scarabocchiate
meccanicamente: sulla carta compaiono quasi sempre dei volti”,
confessando subito dopo: “Non appena prendo in mano una matita, un
pennello, me ne vengono sulla carta l'uno dopo l'altro dieci, quindici,
venti. E selvaggi per lo più”. Se i volti popolavano lo spazio interiore
di Michaux, a popolare quello di Solimini sono gli occhi.
Tuttavia, quando lei disegna o dipinge meccanicamente, ad emergere sono
uno o più occhi nell'intreccio del tessuto grafico o pittorico, che a
differenza dell'artista franco-belga ha sempre un impianto ordinato
spesso con soluzioni addirittura decorative, soprattutto nei disegni
colorati. Eye's Hell, in cui un solo inquietante occhio buca
letteralmente l'atmosfera formata dalla multicolore sovrapposizione di
aculei, viene al seguito di Eyes Dance e Eye in the sky, in cui gli occhi erano molteplici" (Giorgio Di Genova). 40° Premio Sulmona 2013, International Art Exhibition.