sabato 1 giugno 2019

La Dea delle due notti


La Dea delle due notti 2019 by Renata Solimini

 Acrilico e inchiostro su tela cm 62x123

“…Lilith, fulmine all'orlo dell'abisso,  
Lilith, tenera nella vittoria, potente nella sconfitta,
Lilith, senza certezze né bisogni, che parla per tutte le donne…” 

dalla Poesia “Ricominciare” in “Superman è arabo. Su Dio, il matrimonio, il machismo e altre invenzioni disastrose” (2013) di Joumana Haddad, poetessa e giornalista libanese (1970)

Il mito di Lilith, la prima biblica compagna di Adamo rifiutata e respinta, è una potente figura femminile Nera – cioè Lilith-Luna Nera – che viene assimilata ai culti lunari in opposizione alle culture patriarcali. Come riportato da Roberto Sicuteri nel libro “Lilith, la Luna Nera” (1980), Lilith appare già all’epoca sumera in un bassorilievo.
In alcuni testi cuneiformi sumeri si trova nominata Lilith fra gli ‘spettri di famiglia’, e considerata come démone. In seguito, passando nel ritualismo egiziano e greco, Lilith assume caratteri di divinità astrale legata alla Luna e in particolare alla Luna Nera. Quando la Luna, conclusa l’ultima fase, scompare, si realizza analogicamente la drammatica Luna Nera, l’assente: il demone dell’oscurità. Come Lilith è fuggita dall’Eden così la dea Luna fugge dal cielo e si fa Nera, la notte immersa nella tenebra assoluta. Lilith e la sua gioia d’amore si è per sempre tramutata in rabbia e odio per l’Adamo ‘padrone’.